Il gruppo vocale strumentale
Sacrae Cantiones è un'emanazione dell'Associazione Insieme Cameristico di Torino. Si è costituito nel 1989 in occasione della registrazione, per un programma televisivo della RAI, di un'Aria per soprano, flauto e continuo del Seicento napoletano.
Si dedica alla proposta di brani tratti dal repertorio barocco con particolare riguardo alle Cantate da Camera e da Chiesa dei secoli XVII e XVIII. I componenti del gruppo si sono avvicinati a questo repertorio dopo un accurato studio della prassi esecutiva propria dell'epoca perfezionandosi con specialisti dell'interpretazione barocca.
Il gruppo si è esibito in numerose città italiane e nel 1994 è stato invitato alla Rassegna di Musica da Camera del Castello di Wilenstein, Rheinland-Pfalz, in Germania.
Sérénade Trio si propone di indagare gli aspetti interpretativi e stilistici del repertorio specifico di un organico che ebbe un improvviso successo ed un forte sviluppo nella prima parte del XIX secolo.
Un nutrito numero di compositori, che operava in particolare nell'area musicale viennese, rivolse la propria attenzione a questa formazione che possiede
"in nuce" le caratteristiche timbriche e armoniche di un piccolo ensemble orchestrale.
Nell'arco di soli trent'anni furono composti oltre centocinquanta lavori per questa formazione cameristica che ben si adattava alla pressante richiesta di musiche nuove destinate ad un pubblico aristocratico e raffinato.
Gran parte di questo repertorio attende oggi, attraverso un'adeguata ricerca e valutazione musicologica, il giusto riconoscimento al proprio valore artistico e culturale. Sérénade Trio utilizza strumenti musicali originali della prima metà del XIX secolo.
Cantares Trio e
Quartetto affronta il repertorio popolare colto di epoche e culture diverse, promuove l'esecuzione di rare opere originali della
Hausmusik austro-tedesca del XVIII e XIX secolo, percorre i solchi profondi della tradizione europea e ispano-americana del XX secolo, per approdare a brani appositamente composti per il Cantares Trio. La forza comunicatrice della parola, sia essa un'antica filastrocca popolare o il pensiero del poeta, si serve da sempre dei suoi devoti compagni di viaggio: il canto, la musica:
¡Cantares!