Tre Sonate viennesi


Mauro Giuliani : Sonata in Do maggiore, Op. 15 (Vienna, 1808):
Allegro con spirito
Adagio con grande espressione
Finale, Allegro vivace

Wenzeslaus Matiegka : Sonata in Si minore, Op. 23 (Vienna, 1811):
Presto fugato
Menuetto
Rondo, Allegro non tanto

Anton Diabelli : Sonata No. 2 in La maggiore, Op. 29 (Vienna, 1807):
Allegro risoluto
Adagio
Menuetto, Allegro
Rondo, Allegretto

Il CD "Tre sonate viennesi per chitarra", è stato registrato nel 1997 e prodotto dalla Phoenix Classics - disco PH 98421- nel Settembre 1998. Questo lavoro discografico è stato progettato e realizzato dal chitarrista Diego Milanese, con lo scopo principale di ridurre un vuoto editoriale in questo settore di fondamentale importanza storica e artistica per la conoscenza del repertorio della chitarra, il classicismo viennese applicato alla forma-sonata per chitarra.
Sono qui presentate tre sonate per chitarra sola, composte da alcuni tra i più illustri compositori-chitarristi operanti a Vienna all'inizio del XIX secolo: Mauro Giuliani, con la bellissima Sonata in Do Magg. op.15, raramente incisa in versione integrale. Segue il boemo Wenzeslaus Thomas Matiegka, con l'intensa Sonata in Si min. op.23 - in prima registrazione mondiale - che è una parziale trascrizione della Sonata Hob. XVI: 32 di F. J. Haydn.
Conclude il CD la Sonata in La Magg. op. 29 nr. 2 del salisburghese Anton Diabelli; uno splendido - quanto raro - esempio di sonata per chitarra in quattro movimenti, nella sua versione originale.
Milanese si è avvalso delle prime edizioni a stampa dell'epoca e ha utilizzato una copia originale di chitarra Grobert degli inizi dell'Ottocento costruita dal liutaio Carlo Anselmetti.
Questo CD è stato scelto dalla rivista musicologica per chitarra "Il Fronimo" che lo ha proposto in abbonamento come CD per l'anno 1999.
Ha quindi incontrato un notevole successo di vendita e diffusione e sinceri apprezzamenti da parte di personalità di chiara fama nell'ambiente musicale e chitarristico; fra gli altri, è stato recensito ottimamente dalla rivista "Amadeus": " Paradossalmente il repertorio per chitarra dell'Ottocento, ovvero quello cruciale per lo srumento, attende ancora di essere indagato a fondo... Milanese suona con squisita musicalità e vivo gusto del fraseggio, restituendo la vocazione cantabile..."(Cesare Fertonani).
" Convincente si rivela la capacità di fare il punto su uno stile senza dover ricorrere a funambolismi, senza dover calcare mai la mano. L'onestà del lavoro balza agli occhi. E' la serietà di orchestrazioni pulite, fluide, fondate su un'espressione diretta, esplicita, di piana cantabilità" . (Seicorde).